Maglie spezia calcio

Milita in Serie D, quarta divisione del campionato italiano di calcio. Ad approfittare della caotica situazione fu la debuttante Pro Vercelli che conquistò nel torneo italiano il suo primo titolo di campione nazionale. 1902 – Eliminatoria ligure del Campionato Italiano. La prima gara di campionato si disputa in trasferta a Cava de’ Tirreni contro la favorita del girone dove gli azzurrostellati si impongono per 2-1. È l’inizio di un cammino trionfale interrotto solo alla settima giornata in seguito alla sconfitta nel derby con la Nocerina e alla nona (Gelbison, 0-1). Con venti vittorie, sette pareggi e solo tre sconfitte, magliette calcio la Paganese si aggiudica il torneo con quattro gare di anticipo e ritorna nel campionato Interregionale denominato Campionato Nazionale Dilettanti. Rifondata nel 2021 raccogliendo l’eredità del club originale del 1915, ha disputato 29 stagioni al più alto livello del campionato italiano, 18 delle quali nella massima serie a girone unico. Il Livorno ebbe il suo battesimo calcistico a livello nazionale nella stagione 1919-1920, quando sfiorò addirittura il titolo di campione d’Italia: trascinati dai gol del giovanissimo Mario Magnozzi, gli amaranto vinsero infatti il campionato centro-sud battendo in finale la Fortitudo Roma per 3-2 e si qualificarono così alla finalissima contro l’Inter, vincitrice del campionato del nord, perdendo solo per 3-2 una partita disputata per la maggior parte in inferiorità numerica per un infortunio.

Livorno 1944 nelle finali provinciali ma perdendo la finalissima contro la Fiorentina. Nella stagione 1997-1998, tornato in Serie C1, il Livorno sfiorò la Serie B al termine di un campionato veramente rocambolesco. Dopo il ripescaggio in Serie C2, nella stagione 1993-1994 il Livorno sfiorò la promozione: decisiva fu la sconfitta in casa del Gualdo, che salì in Serie C1 assieme al Pontedera. Nel 1982 si concluse l’era Martelli e nel 1983 la squadra retrocesse addirittura in Serie C2, per poi risalire immediatamente l’anno successivo quando, guidata da Renzo Melani, stravinse il campionato senza mai perdere e con sole 7 reti al passivo. Ai nastri di partenza del campionato di Serie A 1929-30, il primo della storia a girone unico, l’unica squadra toscana fu il Livorno, che conquistò una meritata salvezza. L’avventura nei Campionati Nazionali Dilettanti si concluse nella stagione 1999-2000 quando la squadra si classificò all’ultimo posto, con solo 8 punti, raggiungendo il peggior risultato mai ottenuto nella sua storia. Tra il 1985 e il 1988 indossò la maglia amaranto il giovane attaccante Igor Protti, destinato, in futuro, a scrivere pagine indelebili nella storia della società livornese. Nel corso degli anni cinquanta con la maglia amaranto fece il suo esordio il livornese Armando Picchi, futuro capitano e bandiera della Grande Inter.

Durante il XIX secolo, a causa della soppressione degli ordini religiosi, i Carmelitani Scalzi lasciarono il convento che fu abbattuto per costruire la sede municipale; le chiese che lo affiancavano furono demolite e, al posto di quella del Salvatore, arretrata, fu costruito il teatro cittadino (il Teatro Regina Margherita). Un momento della sfilata della Real maestranza, durante il mercoledì santo. 5 giornate di squalifica del campo, ma anche una irrecuperabile flessione in classifica, dove fino a quel momento gli amaranto avevano occupato le primissime posizioni. La promozione arrivò l’anno successivo, con la squadra affidata al tecnico Paolo Stringara: di nuovo secondi dopo le 34 giornate (alle spalle della Ternana), questa volta ai play-off gli amaranto non sbagliarono un colpo e nella finale di Reggio Emilia (davanti a 14.000 tifosi amaranto) sconfissero la Maceratese per 3-0 (reti di Vincioni, Bonaldi e Cordone). Cedere di misura ad una squadra come quella dei nero azzurri, per due goal contro tre, dopo di aver giuocato due terzi della partita con dieci uomini, può essere considerato dai livornesi come una mezza vittoria. Nel 1990-1991 il sodalizio toscano tornò a chiamarsi Livorno dopo essere stato rilevato dal milanese Carlo Mantovani e sfiorò la Serie C1 trascinato dai goal di Michele Pisasale.

Questa funzionalità è particolarmente utile se sei un appassionato di calcio internazionale e vuoi essere sempre aggiornato sulle competizioni più importanti. Sei vittorie consecutive iniziali, tra cui il successo per 2-1 sul campo del Torino, promossero a seria candidata per lo scudetto il Livorno che all’ottava giornata, dopo la vittoria a Milano contro l’Ambrosiana, guidava la classifica con cinque punti di vantaggio sul Torino secondo. Disputa un torneo regolare, con 24 punti raccolti tanto nel girone di andata che nel girone di ritorno, sempre una spanna sopra la zona Play-out, che non si sono comunque disputati per il distacco di 9 punti tra il Cosenza quart’ultimo e l’Ascoli quint’ultimo. 29 punti realizzati, retrocede nell’allora campionato Interregionale. Nel campionato 1989-1990 gli amaranto, pur giocando in condizioni estreme (problemi economici e molte mensilità non pagate) si salvarono in extremis. Nel campionato 1988-89 il Livorno sprofondò nuovamente in C2 al termine di un’annata disastrosa. Alla quart’ultima giornata però il Livorno venne sconfitto dalla Roma e per la prima volta venne superato dal Torino. Secondo il giudizio del quotidiano labronico Il Telegrafo, «i livornesi hanno giocato in dieci per quasi tutto il primo tempo e per tutta la ripresa; nell’insieme, come prova il numero dei corner, hanno dimostrato una certa superiorità in campo; e sono stati danneggiati, e non lievemente, dalla scarsa attenzione dell’arbitro.