Nel 1931 gli fu imposto di italianizzare il nome in Associazione Calcio Novara; nello stesso anno ci fu l’arrivo di Luciano Marmo nel ruolo di direttore tecnico e fu inaugurato il campo di gioco di via Alcarotti, lo stadio «Littorio» (dal 1946 «Comunale»). In seguito l’U.S.A. Toma Maglie ha partecipato ai diversi campionati semiprofessionistici ottenendo ottimi piazzamenti e sfiorando più volte il ritorno in Serie C nelle stagioni 1982-1983, 1993-1994 e 1995-1996. Attualmente la squadra milita nel Campionato di Eccellenza. In Serie D, il Frosinone si classificò sempre nelle prime posizioni, conquistando nel 1966 la promozione in serie C dopo un appassionante duello con il Latina. Nei primi due campionati del ritorno in Serie C2 il Frosinone, sulla cui panchina si alternarono ben cinque tecnici, dopo una buona partenza in cui la squadra sembrò potersi inserire nel discorso play-off, chiuse a metà classifica. Il Frosinone conclude il campionato classificandosi a metà classifica, ancora una volta raggiungendo l’obiettivo stagionale della salvezza, ottenuta senza grossi affanni. Svanì anche il traguardo della promozione ai play-off: Il Frosinone fu sconfitto in semifinale dall’Albanova.
Senti, lo ripeto per l’ennesima volta: è da anni che la Cremonese spende e spande, eppure non ha mai minimamente sfiorato la promozione in B. Ma il Leicester non vi ha insegnato proprio niente? E proprio dalla società clivense arriva in sostituzione di Zappino il portiere Vincenzo Sicignano. Secondo la tifoseria frusinate e l’ex patron del club ciociaro Alfredo Scaccia la società fu ingiustamente radiata su decisione di Antonio Matarrese, reo di aver voluto il fallimento dei ciociari al fine di avvantaggiare il Bisceglie, squadra della città del suo bacino elettorale. È da ricordare, tra le altre, la partita contro la Juventus finita 2-0 per i bianconeri in una giornata di festa e grande orgoglio per la squadra e per l’intera città. Buonissimo anche l’attacco che ha visto gli atleti imolesi sferrare qualche bella battuta: grande Daniel con il suo fuori campo interno. Hurt entrò nella Sala Grande del castello che si ergeva nel Nidavellir. Nel campionato 2010-2011, dopo un inizio stentato che determinò un ritardo di sette punti dal duo di testa Galatina e Mottola, la squadra di mister Lombardo inanellò una striscia di risultati utili permettendole di raggiungere il primo posto in classifica che mantenne per tutto il torneo.
Quella compagine raggiunse di nuovo la promozione in Serie C, dove i canarini disputarono quattro buoni campionati (il miglior piazzamento fu un settimo posto nel 1972) e lanciarono nel firmamento calcistico la stella Massimo Palanca, capocannoniere del girone meridionale della terza serie nel 1974, e poi bandiera del Catanzaro. La stagione inizia male, con la squadra che alla sesta giornata si trova penultima, e reduce da quattro sconfitte consecutive. In seguito all’episodio appena descritto, i granata disputarono le successive partite in campo neutro giacché il campo di gioco della squadra venne sospeso per un mese, ed inoltre la società della Salernitana fu costretta a pagare 25.000 lire di multa. La società rinnova il sodalizio con i propri gioielli Francesco Lodi, Salvatore Bocchetti, Massimo Perra e mette a segno importanti colpi di mercato, come Daniele Amerini, Felice Evacuo e Fabio Pecchia. I protagonisti degli anni 1970 del Frosinone furono i presidenti Marocco e Battista, i tecnici Giuseppe Banchetti e Giuseppe Lupi, i calciatori Brunello, Masiello, Colletti, Dal Din, Vescovi e il bomber Santarelli, oltre al già citato Massimo Palanca.
In questo periodo spiccarono a livello dirigenziale le figure dei fratelli Roberto e Benito Stirpe (a cui nel 2017 sarà intitolato il nuovo stadio), degli allenatori De Angelis, Amadei e Rambone e dei calciatori Benvenuto, Caputi, Da Col, Del Sette, Fumagalli, Trentini (il quale, con 1.204 minuti consecutivi di imbattibilità tra i pali, migliorò il record nazionale) e Gerli. La squadra del presidente Rosettano Navarra e degli allenatori Luca e Stefano Sanderra verrà ripescata in C2. La squadra raggiunse le posizioni di vertice, lottando per il primato con il Brindisi. La panchina venne affidata a Giorgini che la stagione precedente arrivò secondo con il Brindisi nel girone C della Serie C2. Lasciò la maggior parte delle sue sostanze, 50.000 fiorini, alla Congregazione di Carità di Rovigno, oltre ad esser stato tra i fondatori dell’asilo infantile di Rovigno, il secondo in ordine di tempo, dopo quello di Capodistria. Il 28 ottobre il debutto dei canarini contro la Juventus: il Frosinone respinge gli attacchi juventini per tutto il primo tempo e parte del secondo e crea anche qualche azione da gol, con le occasioni per Di Nardo e Di Venanzio.