La società in tale frangente si riorganizzò e mutò denominazione in Associazione Sportiva Imola Calcio. Il Parma Calcio 1913, meglio conosciuto come Parma, maglia calcio retro è una società calcistica italiana con sede nella città di Parma. Questo ruolino di marcia le consentì di arrivare a giocarsi al meglio le possibilità di promozione. Ne venne fuori un ruolino di marcia di 14 punti in 7 partite, che portò la Salernitana a giocarsi la salvezza all’ultima gara in trasferta, in programma al Leonardo Garilli di Piacenza. Nonostante le difficoltà, la Salernitana chiuse comunque l’annata con un bottino di punti abbastanza alto (36, a soli 6 punti dalla prima squadra promossa), a pari merito con Modena, Pescara, Avellino e Cosenza; la classifica avulsa decretò però la salvezza delle prime tre squadre, costringendo la compagine campana a giocarsi, in coda al campionato, uno spareggio-salvezza in gara unica con il Cosenza sul campo neutro di Pescara. I capi da calcio devono quindi isolare, ma anche essere traspiranti e trasportare il sudore dalla pelle, affinché I muscoli non sudino e si raffreddino. Essa non solo arricchisce l’esperienza degli appassionati ma offre anche opportunità commerciali significative nel settore dello sport.
La seconda maglia è tradizionalmente bianca con eventuali inserti rossoblù di vario tipo; anche per la maglia di riserva si sono avute diverse varianti nel corso degli anni. 2 anni precedenti alla fase finale. Nell’ultima giornata del torneo, fondamentale per i ragazzi di Renato Gei per ottenere la salvezza, fu la sconfitta della Lazio per 2-1 nella partita contro la Juventus, che rese nulla la sconfitta bresciana contro il Cagliari in casa (1-2 il risultato finale). La vittoria in semifinale contro la sorprendente Lodigiani (risultato complessivo 5-1) e il successivo 3-0 rifilato nella finalissima alla Juve Stabia sul neutro di Napoli, permisero alla Salernitana di ritornare in cadetteria dopo tre anni di serie minori. Durante il torneo continentale, la prima divisa venne indossata, con l’abbinamento della presentazione, in due dei quattro incontri (nel primo turno, contro Paesi Bassi e Romania) e, più in generale, in undici occasioni su diciannove totali in cui fu utilizzato il «kit home».
L’annata fu peraltro caratterizzata da difficoltà societarie: durante la stagione, a Claudio Lamberti, vicepresidente, spettò il compito di dirigere la società, a seguito alle dimissioni (giunte all’inizio del girone di ritorno) di Giuseppe Soglia. Durante gli europei di calcio del 2008 alcuni ragazzi della curva incontrano e stringono amicizia con alcuni ultras francesi del Lens. Gli anni ottanta non si discostarono molto dai risultati ottenuti nei settanta così come non mancarono contestazioni e problemi di natura economica. Rinnovata negli interpreti (grazie agli arrivi di Giovanni Pisano, Massimiliano De Silvestro, Francesco Tudisco, Claudio Grimaudo, Pietro Strada) e nei componenti dell’area tecnica (allenatore Giuliano Sonzogni, direttore sportivo Renzo Castagnini), nella stagione 1992-1993, la squadra riuscì a stabilire un record di imbattibilità a lungo rimasto ineguagliato, inanellando 22 risultati utili consecutivi. Protagonisti della stagione, oltre all’allenatore Delio Rossi, ormai per tutti «il Profeta», furono il goleador Giovanni Pisano (capocannoniere del girone), il giovane libero Salvatore Fresi, i due esterni d’attacco Carlo Ricchetti e Massimiliano De Silvestro, il fantasioso Pietro Strada e il caparbio Francesco Tudisco, a segno per due volte nella sfida conclusiva della stagione. Guidata da Delio Rossi, giovane allenatore proveniente dalle giovanili del Foggia, la squadra fu duramente criticata alla vigilia del campionato e nel corso delle prime partite.
All’Arechi giunsero, così, molti calciatori di grande prospettiva: tra questi, il roccioso difensore camerunense Rigobert Song Bahanag (fresco delle esperienze in Coppa d’Africa e ai Mondiali di Francia), il talentuoso libero Salvatore Fresi (al suo primo ritorno, in prestito, a Salerno), i promettenti centrocampisti Marco Rossi, Ighli Vannucchi e, successivamente, Gennaro Ivan Gattuso (tutti e tre nel giro dell’Under-21) e, infine, l’ancora sconosciuto David Di Michele. Al Cinema Capitol vi fu una grande folla ad assistere alla presentazione della squadra, una folla fiduciosa che il ritorno in Serie B fosse un’operazione alla portata del club. Nonostante fino a poche giornate dalla fine fosse terza e apparisse in pieno controllo della situazione, una serie di sconvenienti pareggi consecutivi arrivati nella tarda primavera del 1995 fecero sì che la Salernitana dilapidasse in breve tempo un cospicuo margine di vantaggio accumulato sulle inseguitrici. A tre partite dalla fine del girone di qualificazione al campionato d’Europa 2020 la squadra comandava la classifica del proprio raggruppamento, ma due pareggi e una sconfitta nelle partite conclusive la fecero scivolare al terzo posto finale, dietro a Svizzera e Danimarca.