Soprattutto, a Madrid si soffriva la prolungata assenza dagli almanacchi europei: l’ultima Coppa Uefa era stata vinta nel 1986, dodici anni prima, mentre la Coppa dei Campioni mancava addirittura dal 1966, trentadue lunghi anni. Pjanic torna a Lione, cinque anni dopo. I gol in Europa – Non è stata una giornata particolarmente prolifica nei cinque principali campionati europei. Ha vinto sei delle ultime 17 trasferte nella competizione, collezionando anche cinque pareggi e sei sconfitte. E con il limite di due stranieri per squadra, il Madrid decise di liberarsi dell’inglese che da allora cambiò otto squadre in sei anni. Purtroppo i Bologna degli ultimi tre anni non riescono mai a farsi amare, non un leader, non un obiettivo, non un sussulto ma sempre e solo una linea di galleggiamento sicura e una noia costellata da figuremmerda che avrebbe fatto scendere la brocca a Giobbe. Il calciatore si muoverebbe soltanto con la garanzia di un contratto lungo sino al 30 giugno 2020. Rischia di arrivare a scadenza e liberarsi a giugno, prendendo gli ultimi stipendi. Dopo l’incontro con Florentino Perez andato in scena nella giornata di ieri, l’intenzione del capitano dei Blancos è quella di restare a lungo in città.
In mano una tazza verde con pupazzetti e tanto té nero bevuto lungo tutta la chiacchierata. In più abbiamo ridotto le spese per la struttura societaria e soprattutto fatto grandi passi in avanti nella costruzione del palazzetto, grazie anche al sostegno delle municipalità e della Regione. A Montecarlo la Juve aveva cominciato giocando un 3-4-3 in entrambe la fasi di gioco che garantiva superiorità numerica in fase di costruzione bassa contro i 2 attaccanti del Monaco e, in caso di perdita del pallone, contro le mortifere ripartenze della squadra di Jardim. MonteCarlo ha avuto da sempre un legame molto particolare e intenso con lo sport, nello specifico con il calcio. Tantissimo. Mi manca la sua gente, alla quale sono molto legato. Il suo Bruges del ’78, finalista in Coppa dei Campioni contro il Liverpool, non sarà la più forte squadra da lui allenata, ma quella che lo rappresenterà meglio: possesso, tattica ossessiva del fuorigioco, atleti molto fisici e polivalenti, che non si muoveranno mai in relazione al posizionamento degli avversari, ma sempre in base al posizionamento della palla.
Durante la serata sarà messa all’asta la maglia autografata di Cristiano Ronaldo con certificato di autenticità rilasciato dal Real Madrid e altre maglie autografate. Sarà una storia di umanità improbabili, imprevedibili, inarrivabili e di vite giocate a dadi. Come ogni storia balcanica che si rispetti. Di calciatori in grado di pensare cose che noi nemmeno potremmo immaginare, come ogni storia balcanica che si rispetti. Una storia di confini, come ogni storia balcanica che si rispetti. Di morti, tanti morti come ogni storia balcanica, che la si rispetti, o meno. C’è gloria anche per Schick a dieci minuti dal termine, a lasciargli spazio è Daniele De Rossi. Abbiamo volutamente aspettato due mesi prima che Kurtinaitis si liberasse dal Khimki. L’anno scorso abbiamo visto in tanti i giocatori, che poi sono stati scelti in base alle esigenze di Kurtinaitis. Invece di prendere Ogbonna come settesimo centrale, ad esempio, sono piuttosto sicuro che avrebbero tenuto in rosa Marrone (sano, ovviamente. Direi che sia stato principalmente un problema di roster, più che di allenatori, perché quando una squadra segna solo 9 punti in un quarto o inizia il match sotto di 15, come accaduto ad esempio, nelle ultime gare, la colpa non può essere del coach.
I suoi concetti, una volta trasferiti a Barcellona da Cruijff e uniti ai soldi e all’organizzazione dei catalani, tracceranno una sorta di linea rossa che va da Hidegkuti – il centravanti della Grande Ungheria – a Messi, allorché diventerà il centro tecnico del Barcellona, perché Guardiola, ispirato da tutto questo, creerà il più affascinante paradosso del calcio del Novecento, ovverosia: il centravanti del Fútbol Club Barcellona è uno spazio vuoto. Capitolo centro tecnico di Isola Vicentina. Il centro dei Philadelphia 76ers invece è un grandissimo fan di Cristiano Ronaldo, e probabilmente ha sposato la causa Real proprio per via sua. Reduce da un inizio di campionato non proprio positivo, Eusebio Di Francesco sorprende tutti e lancia il giovane Zaniolo da titolare al Santiago Bernabeu. Una grande occasione per tutti: infatti il camp è aperto anche ai non tesserati Coiano Santa Lucia e al termine della settimana i migliori nove atleti si qualificheranno per la finale nazionale di Milano dove a sua volta, i migliori verranno selezionati e voleranno a Madrid, a spese della società madrilena, per giocare nel tempio del calcio: LO STADIO SANTIAGO BERNABEU. Ditelo a Carlo (Recalcati, ndr): la condizione per firmare il suo biennale era farmi giocare 10 minuti nel derby contro Milano.
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